Cuffia dei rotatori
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Dolore di spalla: la tendinopatia della cuffia dei rotatori
Il dolore alla spalla è uno dei sintomi più comuni correlato a lesioni muscolo scheletriche.
Ne soffre il 25% della popolazione e fino a 2/3 degli adulti ad un certo punto della loro vita.
La causa più comune di dolore alla spalla è la tendinopatia della cuffia dei rotatori.
Per tendinopatia si intende una situazione di persistenza di dolore tendineo associata ad una perdita della funzione e si genera perché il carico supportato dalla parte del corpo interessata supera le capacità della persona di sopportarlo.
Principalmente questa condizione si presenta dopo un uso eccessivo del complesso spalla-scapola correlato al lavoro, allo sport o alle normali abitudini quotidiane. Questo porta ad una serie di microtraumi ripetuti nel tempo che portano alla lesione del tendine.
I più a rischio sono quindi gli sportivi che praticano tennis, pallavolo, pallanuoto, canottaggio e, generalmente, chi fa lavori “manuali”… in pratica quasi nessuno è potenzialmente escluso!
Può essere inoltre causata da errori nell’esecuzione di gesti ripetuti spesso, accompagnati da un atteggiamento posturale errato, dalla degenerazione fisiologica dovuta all’età o in seguito a traumi della spalla.
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Struttura della spalla
La struttura che circonda la spalla detta cuffia dei rotatori è composta da 4 muscoli:
- Muscolo sovraspinato (si occupa dei movimenti di apertura laterale della spalla)
- Muscolo sottoscapolare (si occupa dei movimenti di avvicinamento della spalla al centro del corpo e della rotazione interna della spalla)
- Muscolo sottospinato (o infraspinato, si occupa di ruotare esternamente la spalla)
- Muscolo piccolo rotondo (si occupa di ruotare esternamente la spalla)
Per vicinanza anatomica e partecipazione a questa armonia di movimenti molti autori includono nella cuffia dei rotatori anche il capo lungo del muscolo bicipite brachiale.
La funzione principale della cuffia è quella di stabilizzare e proteggere la zona tra omero e scapola. I muscoli che muovono l’omero funzionano in modo corretto solo se la cuffia dei rotatori mantiene centrata la testa dell’omero nella glena scapolare. Nel momento in cui questo effetto stabilizzante viene a mancare allora la testa omerale tende a risalire e a comprimere la cuffia dei rotatori contro il “soffitto” formato dall’acromion, dal legamento coraco-acromiale e dal processo coracoideo causando cosi un conflitto sub-acromiale funzionale.
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Sintomi riconducibili alla tendinopatia della cuffia dei rotatori
I sintomi più comuni sono:
- Tendine caldo alla palpazione
- Dolore localizzato
- Dolore notturno e rigidità mattutina
- Aumento del dolore all’aumentare del carico
- Debolezza e perdita di forza (soprattutto nei movimenti verso l’alto)
- Scricchiolii durante determinati movimenti
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Trattamenti per curare la tendinopatia della cuffia dei rotatori
Le terapie basate sull'esercizio fisico hanno dimostrato la loro utilità nel raggiungimento del recupero funzionale. Vengono utilizzati diversi tipi di esercizio fisico: isometrico, concentrico, eccentrico, propriocettivo, ad alto carico e possono essere diretti a diverse strutture come la cuffia dei rotatori o i muscoli scapolari. La cosa importante è che la riabilitazione segua un aumento progressivo dei carichi e delle forze di compressione sul tendine.
Anche l’allungamento muscolare e, in una seconda fase, il rinforzo muscolare, possono avere un’efficacia comprovata.
Le altre terapie usate prevedono i mezzi fisici per cercare di ridurre ed eliminare lo stato infiammatorio presente, soprattutto nelle fasi iniziali:
- Laser terapia
- Tecar terapia
- Ultrasuoni terapia
- Ipertermia
- Onde d’urto radiali
Infine il Taping NeuroMuscolare può essere applicato in base alla situazione della tendinopatia.
Spesso per una buona riabilitazione c’è bisogno di combinare alcune di queste terapie sopracitate con l’obiettivo del massimo miglioramento per la persona affetta da tendinopatia della cuffia dei rotatori.